lunedì 27 settembre 2010

Trofeo Uva a Colonna

Dopo parecchio tempo ritorno ad una gara su strada. Questa classicissima, che da oltre 20 anni si corre a Colonna, gode di un'ottima organizzazione ed è parecchio premiata. Una giornata di bel tempo imprevista mi accompagna in questa sgroppata, di 10km, su un percorso ondulato ma mai veramente impegnativo. 40'14" di real time più che soddisfacenti tenedo conto di un fastidio ad un tallone che da qualche giorno mi portavo dietro, e che mi ha impedito di spingere a fondo sulle discesa (ma ero veramente già al limite...).
Ora qualche giorno di relax per far riposare i piedi ed il tallone e poi si ricomincia...sì ma per che cosa? ...ci devo pensare...

martedì 21 settembre 2010

Short trail

Ho partecipato a questo "short trail" di nome e di fatto: 11km veloci e non tecnici, locati a Guidonia vicino a Tivoli. Contraddistinti da un anello iniziale di 4km e un secondo anello che ripeteva il primo estendendolo cona altri saliescendi. Nel mezzo una salita lunga 1,8km da ripetere due volte abbastanza impegnativa. Come prima edizione 169 arrivati ed un mio soddisfacente 29esimo posto con conseguente premio come quarto di categoria MM45.
La cosa curiosa successa durante la corsa l'ho vissuta nell'impegnativa salita dove molti cercavano di corricchiare mentre io li superavo, sgomenti, camminando con il "passo dell'alpino", dopo pochi metri mi voltavo e vedevo che tutti vedendosi sorpassati abbandonavano la corsa per proseguire camminando! Questo insegna che nelle salite occorre valutare bene la pendenza e capire quando è il momento migliore per smettere di correre e camminare, faticando di meno col fiato e conservando le gambe leggere per le successive discese.
Ottima la location all'interno di un bel complesso agrituristico con piscina e ristorante, da ritornarci con sosta per mangiare... :-)



giovedì 16 settembre 2010

Le nuove Salomon..

Allora com'è andata con le nuove Salomon XA Pro 3D ultra GTX?Bene direi. Sicuramente molto più protettive delle SpeedCross2 con una punta veramente imbottita ed una suola che attutisce le asperità del terreno. Come controparte la flessibilità e la sensibilità sul terreno diminuiscono sensibilmente come anche il peso (oltre 130gr. in più a scarpa!) non le rendono adatte a trail corti e veloci. In definitiva le SpeedCross2 per trail fino a 15k, oltre solo se il terreno non è troppo dissestato. Su distanza superiori o tracciati con discese impegnative utilizzerò le XA Pro 3D.

venerdì 10 settembre 2010

Le salite nei trail

Eccovi un video del campione Scott Jurek che fornisce utili indicazioni su come impostare il proprio corpo per affrontare correttamente le salite.
Buona visione!

lunedì 6 settembre 2010




Questo è il video che ho girato alla Corsa Futurista che si è svolta a Roma, all'interno del Circo Massimo, in una calda serata di fine estate.
Devo dire che è stata una manifestazione riuscita. Si è unita la Cultura allo sport fondendole nello stesso gesto atletico ripetuto da centinaia di podisti. Al di fuori di qualsiasi connotazione pseudo politica sul futurismo è da sottolineare l'impegno e l'estro del creatore della manifestazione (Ferdy Colloca) nel riuscire a coordinare i tanti aspetti organizzativi e artistici di una manifestazione sportiva atipica. Onore al merito.

domenica 5 settembre 2010

Trail del Monte Soratte

Un bel mini-trail questa mattina a Sant'Oreste, in provincia di Roma, alle pendici del Monte Soratte, unica asperita di quel territoria che lambendo i 700 metri, rappresenta la "montagna" sulla quale ci si è cimentati oggi. Tracciato veloce nella prima parte dove per i primi 5,2km si correva in leggera discesa su un ottimo sentiero carrabile in pietrisco, dopo si iniziava la ripida ascesa al monte, 370m. di dislivello su 2,5km di gara, per proseguire in una discesa nei boschi del monte. Chiusura finale circa 1,5km di risalita al paese in gran parte su asfalto.
Oggi stavo bene ed il percorso, non faticoso eccessivamente, si prestava meglio alle mie possibilità rispetto alle recenti gare. Dovrei aver chiuso intorno alla ventesima posizione ma non eravamo tantissimi...
Resto in attesa delle classifiche per capirci meglio.

sabato 4 settembre 2010

Stallo pre-gara

Ieri niente allenamento. Ho preferito far riposare le gambe dopo 6gg. consecutivi di corsa dedicandomi alla consueta riunione mensile del mio gruppo sportivo. Questa mattina sgambatina nel parco di Villa Pamphili per testare le mie nuove Salomon XA Pro 3D ultra GTX in Goretex.
Domani le utilizzerò nel Trail del Monte Soratte vicino a San Oreste. Gara questa, della lunghezza di 15 km omnicomprensivi di ripide salite e discese.
Vi saprò dire...

venerdì 3 settembre 2010

KILIAN JORNET, L’ULTRA-MARATHONIEN

Vi riporto una mia traduzione di un'interessante articolo, su Kilian Jornet, apparso il 27 agosto su PARIS MATCH.

Quest'anno il catalano ha accumulato 300.000 metri di salita, circa più di trenta volte l'Everest.

Occhi dorati, pelle abbronzata, garretti d'acciaio, il Catalano assomiglia ai camosci che popolano i suoi nativi Pirenei, questi camosci sempre svettanti a più di 2.000 metri di altitudine. "Non sono mai rimasto più di due giorni in una grande città", confessa con un accento cantinelante. Per i suoi studi poteva scegliere Barcellona, la città che fà sognare tutti gli studenti europei, ha preferito il centro d'allenamento in altura di Font-Romeu, il centro delle mille medaglie olimpiche, situato nella vallata di Cerdagne. Kilian Jornet Burgada scombussola tutte le certezze scientifiche sulle corse di lunga distanza in alta montagna.
Questo timido personaggio ha tutte le capacità quando l'ossigeno si fà raro, come quella di scivolare un ghiacciaio sulle natiche per 300 metri come se niente fosse. Kilian Jornet sembra che corra su un cuscino d'aria sulle salite e con gli ammortizzatori in discesa, nelle pietraie. "E' un extraterrestre nella misura in cui interagisce e comunica con la montagna", spiega il suo amico Jean-Michel Faure-Valentin, organizzatore del challenge nazionale francese dei trails Salomon. Kilian non subisce la montagna come gli altri atleti, ne sfrutta la sua energia. "Fà impazzire i cronometri e le statistiche, attraversa la Corsica da nord a sud in meno di trentadue ore, o polveriza il record del tour del Monte Bianco in meno di ventuno ore, relegando ogni volta i suoi inseguitori al ruolo di sopravissuti a diverse ore di distanza...
La sua tenuta risiede nella sua straordinaria resistenza muscolare, eredità di un'infanzia non comune. Kilian ha passato i primi dodici anni della sua vita a Cap del Rec, a 2.000 metri di altezza, nel rifugio del padre, guida alpina, a Lles de Cerdanya, tra Andorra, Francia e Spagna. E' Nona, sua madre, maestra di scuola, che l'ha iniziato la prima volta allo sci. Per avere un pò di pace, finalmente. Il turbolento bambino non aveva ancora un anno. "Veramente non mi ricordo se sapeva già camminare o no. Desideravo semplicemnte che bruciasse quell'esuberanza di energia che mi spossava. E sugli sci, si è subito adattato", spiega con la rgo sorriso la sportiva mamma, due maratone alle spalle e qualche prova di sci alpinismo al suo attivo. La vita al rifugio non è estranea alle intrinseche qualità di Kilian. Salire e scendere per andare a scuola, 10 km più in basso nella vallata, a piedi d'estate, con gli sci d'inverno. Salire e scendere per recuperare una bombola di gas al paese. Salire e scendere per giocare con gli amici nel fondovalle.
Risultati? A 5 anni, Kilian accompagna i suoi genitori sulla punta Aneto, la più alta cima dei Pirenei (3.404 metri), e raggiunge, l'anno seguente, il suo primo 4.000 metri sulle Alpi. Con un tale pedigree, il suo futuro è tracciato. Si completa al Centro tecnico di sci di montagna di Catalogna, indirizzo sci alpinismo. Le prime incette di medaglie, Kilian le farà in questa bella disciplina dove i dislivelli dele piste scese vanno precedentemente risalite a piedi. Il programma di addestramento del piccolo prodigio: risalire con sci e pelli di foca, rimuoverle in cima, correre, scendere a capofitto sugli sci su percorsi fuoripista ed ancora, cima dopo cima, per più giorni. Su questo giochetto, le coppe e i trofei ben presto affollano tutti gli scaffali delle mura domestiche, al punto che la mamma, vi servirà da bere dentro una coppa del mondo! A 20 anni, Kilian ha guadagnato tutto quello che c'era da vincere in sci-alpinismo, comprendendo la Pierre-Menta, questa mitica competizione, la più alta d'Europa, che riunisce i migliori atleti del mondo ogni anno, a marzo, con sfondo il panorama delle creste innevate delle Beaufortain.
Da due anni, Kilian s'immagina nel ruolo di ultra-maratoneta delle montagne. Purtroppo per lui non esistono più le stagioni. S'immerge in corse su neve l'inverno e su roccia l'estate. Tutto sullle cime. Nati oltreoceano, il trail e l'ultratrail, corse in montagna lunghe oltre 80 km, hanno conosciuto un'espansione folgorante questi ultimi anni. In Francia, si contano più di 1.200 competizioni annuali in calendario. Per la prima edizione della corsa intorno al Monte Bianco, vi erano 600 partenti e solo una sessantina di loro erano riusciti nell'impresa di terminarla.Oggi, sono quasi 6.000 sulla linea di partenza, e la metà di loro sono arrivati entro il tempo massimo. Questa comunità di appassionati ha trovato in Kilian Jornet il suo eroe, dopo le sue due vittorie consecutive nell'Ultra Trail del Monte Bianco (UTMB) la corsa in natura reputata la più dura. Creata nel 2003 da un pugno di amici appassionati, questo grande anello di 166 km intorno al Monte Bianco ingloba 9.400 metri di dislivello, circa la distanza di quattro maratone consecutive e due volte il dislivello dell'Everest partendo dal campo base. Abitualmente i marciatori effettuano il percorso in una settimana abbondante: I "finishers", così vengono chiamati abitualmente quelli che superano la linea d'arrivo, completano il perrcorso nel limite di gara delle quarantasei ore massime. Kilian ha tagliato il traguardo in meno di ventuno ore già dalla sua prima partecipazione, due anni or sono, menttendo fine, nella sorpresa generale, al regno del piemontese Marco Olmo e del nepalese Dewa Sherpa.
In una disciplina dominata dai quarantenni, considerati più resistenti, Kilian porta un vento di gioventù e spensieratezza: Uno dei migliori francesi nella disciplina, Sebastien Chaigneau, secondo arrivato nell'ultima edizione dell'UTMB dietro il catalano, non nasconde la sua ammirazione: "Occorre prestare attenzione a non svolgere la propria corsa dietro la sua. E fuori da qualsiasi portata. Seguendolo, è assicurato il cedimento. Nell'ultratrail coloro che inseguono il tempo inseguono anche la disfatta." E' anche una questione di allenamento. Dall'inizio dell'anno, Kilian Jornet ha scalato il Monte Bianco otto volte. Partendo dal locale di bowling di Chamonix, ha bisogno di meno di quattro ore per raggiungere la cima. " A ciascuno le sue corse e i suoi allenamenti, evidenzia Sèbastien Chaigneau, L'ultratrail non è una corsa contro il tempo ma una sfida per arrivare ai propri limiti." Nei fatti, se almeno 55.000 partecipanti hanno preso parte ad almeno una corsa quest'anno, 300.000 persone praticano il trail come svago. L'ex corridore ciclista Laurento Jalabert ha preso parte a numerosi ultratrail, tra cui la celebre Diagonale dei pazzi all'isola di Reunion.
Come spesso accade le sfide hanno il profumo dell'infanzia, Kilian ha rispolverato lo scorso maggio l'idea che aveva sua madre prima della stagione delle corse estive. Per perfezionare la sua condizione, il giovane montanaro riesce a completare un percorso di 800 km attraverso la catena dei Pirenei, dall'oceano Atlantico al Mediterraneo. Partito da Cabo Higuer, vicino a Hendaye, ha raggiunto la penisola di capo Creus, presso Cadaques in...otto giorni! " ho seguito la cresta su un percorso che avevo tracciato, Volevo rivedere la Breche di roland, il massicio dell'Aneto, il lago di San Maurizio, i monti Carlit e Perthus", precisa, Non ha incontrato orsi, ma poche linci, stambecchi e camosci addormentati e dei galli cedroni in volo. Questa volta non ha frantumato un record, si trattava di una corsa di piacere "desiderio di ritrovare le montagne della mia infanzia". Ma anche una galoppata in vista degli appuntamenti estivi, in particolar modo del desiderio di un terzo titolo consecutivo nell'UTMB (gara poi annullata per maltempo) e di una prima partecipazione alla Diagonale dei Pazzi in ottobre.
In attesa della vera follia di novembre: l'andata e ritorno del Kilimanjaro, la più alta vetta d'Africa, a 5.600 metri d'altitudine, in meno di otto ore e mezza...

giovedì 2 settembre 2010

"Metodo"

Stasera mi sono allenato con "Metodo", grande amico e ottimo podista. Lo conoscono tutti per il suo amore per la cucina non propriamente dietetica e per il pieno godimento dei piaceri della vita. Nonostante un girovita diciamo "abbondante" e comprensivo di maniglie dell'amore riesce a spingere, quando in forma, a 3'40" nelle gare da 10k. Dopo un periodo così così si è presentato in forma in questo scorcio di fine estate. Ci siamo quindi incontrati per un pò di giri per le mura Aureliane, un progressivo, che si è chiuso dopo i canonici 10k. Sbuffando e imprecando contro il sottoscritto l'abbiamo chiuso sotto i 4'00". Ottime sensazioni di spinta anche se i muscoli erano un po' affaticati. Lascio l'amico e continuo con una corsetta leggera per altri 7k con mia moglie ma oramai le gambe si fanno legnose. Speriamo di recuperare la fatica.

Niente preamboli.

Perchè un blog? Non saprei ma comunque è quì e vedremo se sarà interessante seguirlo per chi è curioso sull'argomento della corsa a piedi.
A presto.
Dan