sabato 21 maggio 2011

24x1h.

Qualche giorno fà sono andato nello Stadio alle terme di Caracalla per dare un'occhiata alla manifestazione 24 x 1 ora, che ogni anno vede la luce in questo periodo. Con partecipazioni più o meno consistenti, l'anno scorso 34 squadre, quest'anno 26, questa gara ha un suo fascino e spessore dato dal fatto che la partecipazione comporta l'onere di creare una squadra di 24 atleti disposti a correre a tutte le ore sacrificandosi per il risultato finale, somma dei singoli sforzi. Ho fatto delle riprese in notturna perchè trovo che il buio renda l'atmosfera più intima con chi corre. I colori sono tenui, le forti luci dei riflettori stagliano ombre lunghe sulle piste, il silenzio si fà sentire e nel silenzio si sentono i rumori dello sforzo: ansimare, sbuffare, ciabattare, gli allarmi dei gps che squillano in continuazione, tutto questo ha un suo fascino che puoi assaporare a bordo pista, a qualche centimetro di chi ti passa vicno, giro dopo giro.
Un po' di rimpianto e di delusione per non aver, quest'anno, potuto formare una squadra. Forse i troppi impegni societari di questi ultimi tempi, forse la poca voglia d'imbarcarsi in questa gara o forse altre dinamiche hanno impedito il ripetersi di questa avventura:
Oppure è mancato qualcos'altro, qualcosa di più semplice ed essenziale...
filmato

martedì 10 maggio 2011

Elba Trail.

Un week-end intenso ed appagante, questo appena trascorso all'isola d'Elba, come pochi mi sono capitati in ambito podistico. Oggetto del contendere è stata la richiesta pressante, dell'amico Stefano, per la partecipazione all'Elba Trail, corsa di 35km e D+1.400(1.900 con il Garmin) tutta all'interno dell'isola, nel cuore del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, con partenza ed arrivo a Marciana Marina, delizioso paesino affacciato su uno dei tratti più belli della costa.
Regolata l'iscrizione e con uno scarso allenamento sulle spalle, consci ed incoscienti di quello che saremmo andati a compiere, ci siamo avviati, con annesso traghettamento, alla location logistica, gran bell'albergo,  scelta dall'Atletica Isola d'Elba, organizzatrice dell'evento intitolato a"Eleonora X vincere" ragazza prematuramente  scomparsa in un incidente. Svolte le formalità burocratiche ci viene assegnato l'alloggio in una delle tante strutture alberghiere della zona che si sono offerte gratuitamente per questo evento, che và ricordato,  totalmente gestito con scopi benefici ed il cui ricavato contribuisce a finanziare la costruzione di una scuola nel Madagascar. La meteo è perfetta e ne approfittiamo per passeggiare sul lungomare godendoci il sole, poi ci dirigiamo per il consueto briefing pre-gara nei locali del vicino cinema: veniamo a conoscenza dei dettagli del percorso e delle difficoltà che incontreremo e ci viene illustrata la finalità benefica con i risultati raggiunti per la costruzione della scuola che ad oggi fornisce istruzione e pasti ad oltre 1.000 bambini. L'applauso finale, scrosciante ed ininterrotto per oltre un minuto ci fà capire, come poche volte ci è capitato, che lo spirito di partecipazione di tutti, trailer ed organizzatori, è veramente sentito ed appassionato ai benefici scopi descritti. Poco tempo per le ultime faccende e via al pasta party organizzato nella stessa struttura alberghiera di prima dove veniamo accolti da una signora intenta a stappare decine bottiglie di mezzo litro di buonissima birra tedesca, che amorevolmente prendiamo in cura dalle gentili mani! Non c'è che dire, l'accoglienza è decisamente piacevole e nei visi dei volontari, tanti, c'è allegria e buonumore. Un po' di fila per sistemarci ai tavoli e via al buffet, senza limiti, con piatti di pasta assortiti, piatti di verdure miste, dei buonissimi dolci e bevande a scelta. Ce la siamo cavata con un trittico abbondante di primi, verdure e bis di dolci davvero buoni.
Dopo una notte rilassata, la sveglia ci viene offerta da un sole alto e potente, un anticipo di quello che troveremo sul percorso, sul quale prendiamo le adeguate contromisure in termini di protezione. Ci avviamo nella zona partenza, sul lungomare, e l'aria è già piacevole, i visi e l'abbigliamento tecnico dei partecipanti intimoriscono Stefano e ci fanno capire che il tasso tecnico dei trailer non è proprio di primo pelo...
Allo sparo segue una partenza tranquilla per le vie del paese dal quale usciamo sulle rampe di una strada che ci porterà in direzione di Marciana, locata a pochi chilometri nell'entroterra, passando per i primi sentieri della giornata. Trattengo Stefano che rimane sorpreso dalla bassa andatura e dalla scelta di iniziare già a camminare sulle parti più in pendenza, ma il non aver affrontato gare lunghe in termini di ore di percorrenza porta inevitabilmente a degli errori di gestione delle proprie risorse, cosa che si doveva assolutamente evitare nel caso nostro. L'arrivo e l'attraversamento di Marciana, nei suoi vicoli e scalinate, è caratteristico e la sorpresa di vedere già un ristoro, appoggiato nel bar del paese, fornito di acqua e fette di torta di mele, ci suona strano ma simpatico, scopriremo poi che non era il ristoro ufficiale, ubicato poco più avanti, ma quello gentilmente offertto dalla proprietaria del bar! Il percorso di gara è simile ad un 8 la cui intersezione funge da primo (settimo km) e secondo (diciannovesimo km) ristoro con rilevamento dei chip, il terzo ed ultimo dei ristori lo troveremo a pochi km dall'arrivo. Sulla salita che inizia a farsi dura sento il fiato di Stefano farsi affannato, non un buon segno a poco meno di un terzo di gara, ed il borbottio di voler rinunciare a "chiudere" l'otto del percorso non lascia presagire nulla di buono. Lo rabbonisco promettendogli che al ritorno, sul secondo ristoro, sarà libero di scegliere se proseguire o ritornare indietro.
Il percorso s'inerpica tra boschi di castagno e tasso alternati a tratti aperti dove la natura, in questo periodo dell'anno, offre il suo massimo. Decisamente è il periodo migliore per visitare l'isola e la macchia medirterranea c'incanta con le fioriture e gli odori intensi. I sentieri non presentano particolari difficoltà tecniche e si procede agevolmente, gli scorci dall'alto sono stupendi ed il panorama della costa con il mare di un blù intenso lasciano a bocca aperta. Continuiamo nella salita, che culminerà con l'ascesa ai 900m del monte  La Tavola, con molta fatica ma viaggiando tranquilli a corsetta e passo veloce alternati a seconda delle difficoltà, scolliniamo con piacere portandoci alla tappa del secondo ristoro dove, dopo un adeguato reintegro (limoni, aranci, frutta secca, acqua, coca, banane, integratori) , propongo e mi faccio approvare con accorta furbizia, di proseguire sul percorso perchè il più e fatto, sapendo bene che la parte più dura stava per iniziare...
Il percorso si mantiene sulla parte alta dei monti seguendo dei sentieri cosparsi di lastroni e pietre di provenienza granitica che rendono difficoltosa la corsa per noi "cittadini" costringendoci alla marcia ma dandoci il tempo di ammirare i panorami circostanti. Ne approfitto per proteggere una vescica nuova sul tallone con un Compeed, scolliniamo ulteriormente al ventottesimo il Monte Maolo con molta calma, oramai i tratti camminati sopravanzano quelli fatti di corsa, i tempi si allungano ma la fatica inizia a farsi sentire, cinque ore le abbiamo già trascorse e Stefano stà gestendo le sue risorse al meglio, se sbaglio rischio di vederlo piantato senza via d'uscita, meglio essere prudenti. Inizia la discesa verso il paese, lunghi tratti di sentiero ombroso si alternano a benedetti e amati tratti stradali che ci offrono lo stesso sollievo delle oasi nel deserto. Stefano sente odore d'arrivo e riprende vigore nella corsa, è proprio vero che la mente comanda il corpo, raggiungiamo un X-Runner con il quale ci accompagniamo fino al traguardo finale che passiamo insieme a braccia alzate tra gli applausi dei già arrivati: è fatta!
Con 6h 08' si conclude l'avventura sui monti dell'Elba, una bella avventura ricca di sport ed umanità, nel più puro spirito trail.

p.s. si parla spesso di costi esagerati d'iscrizione per le corse, specialmente su strada ma, senza innescare polemiche o confronti con i trail, volevo rendere noto che l'organizzatore devolve l'intero incasso della manifestazione per scopi benefici e comunque per la modica cifra di 45 euro offre ai partecipanti l'iscrizione alla gara, il pacco gara, la maglietta ricordo in tessuto tecnico, il rilevamento con chip, un percorso di 35km segnalato in mezzo alle montagne, un'abbondante cena pre-gara, un alloggio decoroso per la notte, una prima colazione a buffet, una medaglia all'arrivo ed un pasta party finale nella piazza del paese con menù completo.
Che non si sappia in giro... :-)

video

venerdì 6 maggio 2011

Week-end disastroso

Nel fine settimana era mia intenzione partecipare a due gare, sabato e domenica, entrambe in natura, Cross della Caffarella di 7,5km e Castel di Guido Race di 10km. I percorsi li conoscevo già ed erano composti sopratutto da sentieri ben battuti e quindi non tecnici con dislivelli modesti: insooma erano l'ideale per dare una rinfrescatina ai fondamentali della corsa off-road prima della partenza dell'Elba. Sulla carta doveva essere una passeggiata ma già sul finale del cross, che correvo su ritmi sostenut, ho avuto un senso di sovraffaticamento  generale dopo aver fatto una salita di buon ritmo, ragion per cui, non volendomi stancare in vista di impegni più gravosi, ho provveduto a rallentare notevolmente l'andatura negli ultimi 2km di gara, lasciandomi passare dai tantissimi agguerriti podisti, trai quali l'amico Francois che chiudeva la gara con l'evidente soddisfazione di avermi relegato alle sue spalle...
Il giorno dopo a Castel di Guido la storia si ripeteva, ma ancor prima, complice una partenza folle a 3'45"-50" sui primi 3km, ho riavuto gli stessi sintomi del fuorigiri cardio-respiratorio del giorno prima, probabilmente due gare ravvicinate e molto tirate su percorsi collinari non sono più alla mia portata, fatto stà che mestamente ho camminato fino alla scorciatoia che mi ha portato al traguardo in compagnia di Enzo e della sua poca voglia di correre su strada in questo periodo. Insomma per la prima volta mi sono ritirato in una gara, spero che sia l'unica, per precauzione mi sono preso una settimana di assoluto riposo fino alla prossima trasferta.
Spero di recuperare bene.

domenica 1 maggio 2011

Lungo preparatorio.

A due settimane dell'Elba Trail ci siamo resi conto, io e Stefano, che la preparazione atletica lasciava a desiderare, tra sessioni d'allenamento saltate, doloretti, impegni di lavoro e famiglia praticamente non abbiamo combinato niente di proficuo. Ragion per cui si siamo impegnati la domenica di Pasqua, nonostante il giorno di festa dedicato a riposo e grandi mangiate, a farci un lunghetto a Villa Pamphili. Armati di buone intenzioni, con un apuntamento alle 7,30 di mattina, ci siamo ritrovati a percorrere viali e vialetti del parco. L'andatura l'abbiamo volutamente tenuta molto bassa perchè l'obiettivo era di fare 24-25 km e stare quelle due ore, due ore e mezzo a corricchiare tanto per testarci su una gara che ci costerà almeno il doppio del tempo. Perdipiù Stefano si era indossato per la prima volta lo zainetto da perfetto trailerista ben riempito di 2 litri d'acqua e qualche integratore. Insomma un vero test in piena regola! Io ero preoccupato per la sua tenuta ma debbo dire, anche in virtù di un ritmo di corsa scientificamente tenuto moderato (poco sotto i 6'00" a km) , sono riuscito nell'impresa di portarlo fino alla fine dell'allenamento senza particolari contraccolpi fisici nei giorni seguenti. Oltretutto avere la coscienza di aver percorso 24 km off-road in buone condizioni finali è una buona iniezione d'ottimismo in vista di una gara da 35 km, ed era quello che serviva di più in questo momento perchè per questo tipo d'impegno conta più la testa che la perfetta preparazione fisica.
Ce l'abbiamo fatta, ed è questo quello che conta.