lunedì 7 marzo 2011

RomaOstia


La madre di tutte le battaglie. Questa, nell'immaginario podistico, è forse la definizione più azzeccata per questa classicissima del calendario podistico nazionale. Da Roma a Ostia lungo la Cristoforo Colombo per una mezza tutta d'un fiato. Quest'anno la novità principale, che ha portato ad aumento considerevole di partecipanti, è stata la modifica del percorso con l'eliminazione del biscotto finale sul lungomare a favore di un giro iniziale nel quartiere dell'EUR, partendo dal laghetto in direzione centro. Meteo perfetta, percorso veloce e buona preparazione mi hanno permesso di ottenere un pb di tutto rispetto dopo due anni di tentativi vani. In realtà non cercavo il risultato, essendo in preparazione della maratona, ma ho voluto provarci, come è mio solito, e mi è andata bene. Partendo da un'ottima posizione ho subito approfittato dei pacemaker dell'1h24 con i quali ho fatto i primi 5km. Successivamente ho mollato un po' la presa visto che già ho difficoltà a finire una gara sui 4'00", però senza cedere più di tanto anzi, nella salita del camping, sono riuscito a recuperare un po' del distacco dai pacemaker ma, a partire del 17esimo ho iniziato a sentire un irrigidimento del bicipite femorale sulla gamba sinistra. Il dolore è via via aumentato fino a costringermi a rallentare accorciando la falcata.
Evidentemente stavo sopra i miei limiti e comunque non volevo mollare, la media era di 4'00"/km fino a quel momento e non volevo sprecare l'occasione. Ho quindi continuato a spingere ma il muscolo tirava sempre di più, cambiavo continuamente postura spingendomi in avanti per evitare di caricare i posteriori con una falcata più rasente al terreno, ma non funzionava tant'è che a 600m dall'arrivo mi fermo di colpo, il muscolo è quasi tutto irrigidito, provo a stirarlo ma il sollievo è minimo, riparto comunque a piccolo trotto e concludo l'ultimo rettilineo zoppicando. E' fatta! 1h24'51" il mio nuovo personale. Sono contento anche se zoppico vistosamente, l'impresa è riuscita, forse perchè non preventivata, ma ancor di più goduta ed assaporata.
Resata però il dolore, e questo mi preoccupa un po'...

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